«Un architetto s’interessa di tutto, di un bicchiere e di una sedia, di un treno e di una casa.
Si fa quello che capita»

«An architect is interested in everything, in a glass and a chair, in a train and in a house.
One does whatever happens»

research

Lo studio dei materiali del Fondo Renzo Zavanella (conservato presso lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione ci restituisce il quadro di un’opera straordinariamente articolata e multiforme che rappresenta, in tutta la sua originale complessità, un significativo tassello del Novecento architettonico italiano. Esso ha avuto un primo avvio nel 2004 in occasione della correlazione di una tesi di Laurea Magistrale discussa al Politecnico di Milano da Elena Villa (titolo: Ripensamenti. Figure sussurrate dell’architettura moderna: Renzo Zavanella, relatore prof. Emilio Faroldi). Successivamente, a partire dal 2012, si è ripresa la ricerca svolgendo, a più riprese e fino al 2018, un’analisi dettagliata di tutto il materiale presente nel Fondo. Più di cinquanta le sessioni di consultazione svolte che hanno permesso di visionare tutto il materiale conservato allo CSAC: 16.379 pezzi, tra cui 7.428 schizzi e disegni su lucido e carta, 2.505 copie eliografiche con e senza intervento, 2.845 documenti manoscritti, dattiloscritti e stampati, 2 ceramiche e l’Angelo di Lucio Fontana per la tomba Chinelli per un totale di 371 progetti. L’approccio metodologico è stato improntato ad una rigorosa presa d’atto dei materiali d’archivio al fine di operarne una sistematizzazione cronologica e critico-tematica individuando i temi principali della produzione zavanelliana e le molteplici connessioni con il contesto economico e culturale dell’epoca in cui l’architetto mantovano ha operato.

By studying the materials of Fondo Renzo Zavanella (kept at the CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione, an archive, museum and teaching and research centre of the University of Parma) we discover an incredibly articulated and multifaceted oeuvre, representing an important piece of the Italian architecture of the 20th century, even with all its original complexity. The study first began in 2004 during the preparation of Elena Villa’s thesis for her Bachelor of Arts at Politecnico di Milano (title: Ripensamenti. Figure sussurrate dell’architettura moderna: Renzo Zavanella, supervising lecturer Emilio Faroldi). After that, from 2012 onwards, the study was reprised at different times with a detailed analysis, until 2018, of everything that belonged to the Fondo. In the course of over 50 consulting sessions, all of the material at CSAC has been reviewed: 16,379 pieces, of which 7,428 sketches and drawings on tracing paper and paper, 2,505 heliography copies with and without intervention, 2,845 hand-written, typed and printed documents, two ceramics and the Angel by Lucio Fontana for the Chinelli tomb – a grand total of 371 projects. The methodological approach was characterised by a rigorous acknowledgement of the archive material in order to organise it by timeline and by critical theme, identifying Zavanelli’s recurring subjects and the many connections with the economic and cultural background of his time.

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