«Il salotto…creato da Renzo Zavanella è chiaro, semplice, pieno di luce, ma chi vi ha messa quella scultura?
Ecco una nota di carattere. Una nota sola che distingue questa da ogni altra sala. Un nulla intelligente basta a far propria la casa apparentemente più standardizzata. La bella scultura di Fontana popola la stanza»

«The living room…created by Renzo Zavanella is clear, simple, full of light, but who put that sculpture there?
Now that’s a touch of character. One unique touch that sets this room apart from all the others. A smart nothing is enough to make one’s home apparently more standardised. The beautiful Fontana sculpture fills up the room»

interiors

Gli interni progettati da Zavanella sono “razionali”, semplici al limite dello spartano. Tutto è misurato: la luce, gli oggetti e la loro reciproca disposizione, i materiali “moderni” impiegati e introdotti nella composizione sempre seguendo un approccio rigoroso al dettaglio: essi fanno mostra di sé attraverso nette superficie tagliate a vivo oppure secondo tubolari e profilati in lucido metallo. Allo stesso tempo negli spazi interni della “nuova borghesia lombarda” l’architetto mantovano traduce la lezione di Baldessari creando ambienti astrattamente scenografici, quasi metafisici e introducendo nel contempo (suo personale e originale tratto distintivo) un elemento di sorpresa e di ironica contraddizione dell’ordine apparentemente perfetto appena un attimo prima stabilito inserendo, ad esempio, la statuaria di Lucio Fontana o arredi dal design e dalle organiche e inusuali forme che fanno da contrappunto stilistico e percettivo alla linearità e alla purezza che caratterizzano nel complesso gli spazi interni.

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The interiors designed by Zavanella are “rational”, simple, almost austere. Everything is measured: the light, the objects and their mutual arrangements, the “modern” materials used and introduced in the composition, always following a rigorous approach to the detail: they show off through the sharp, raw-edged surfaces or in tubular and t-bars in sleek metal. At the same time, within the internal spaces of the “new upper middle class of Lombardy” the architect from Mantua translates Baldessari’s lesson, by creating abstractly scenographic, almost metaphysical spaces. He introduces at the same time – as a personal and original touch – an element of surprise and of ironical contradiction in the seemingly perfect order created earlier on by inserting, for instance, Lucio Fontana’s statues or pieces of furniture with organic and unusual designs and forms, which offer a stylistic and perceptive counterbalance to the broad linearity and pureness of the interiors.

For any further details, please see the specific section in the monograph >>

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