«Quando l’architettura giunge a questo punto le basta un giorno per vivere»

«When architecture reaches this point, it needs only one day to live»

explorations

Molto poche, quasi nessuna in verità, le opere di Renzo Zavanella ancora visibili. Perché? La principale è che molte di esse erano opere “effimere” destinate a “durare un sol giorno”: allestimenti per fiere e Triennali, interni di residenze altoborghese e i relativi oggetti di design di arredo prodotti non industrialmente.
Questa sezione raccoglie immagini documentarie esito dei sopralluoghi effettuati in alcuni dei luoghi legati ad opere firmate dall’architetto mantovano ancora (quasi) intatte e sopravvissute fino ad oggi. La bianca e “razionalista” Villa Duplex (detta anche Villa dei Direttori) di Sermide costruita “in soli sei mesi” come scriveva un entusiasta Edoardo Persico nel 1933, abbandonata dalla fine degli anni Settanta e ormai ridotta a ruina piranesiana in mezzo ad una selva, inserita da poco tra le Icon at risk ed originalissimo esempio di razionalismo nautico piantato nel bel mezzo della campagna della bassa mantovana sterminati campi di barbabietole e l’argine maestro del Po. Per poi passare al paesaggio urbano della Milano del secondo dopoguerra con i piccoli capolavori realizzati al Monumentale con Lucio Fontana per finire con l’edificio per uffici e abitazioni della Banca Popolare di Milano, costruito in pieno boom economico alla fine degli Cinquanta a due passi da San Lorenzo alle Colonne come simbolo dell’industrializzazione edilizia e della moderna democratizzazione dell’istituto di credito milanese.

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There are very few works of Renzo Zavanella still visible today, in fact almost none. Why? The main reason is that most of them were “ephemeral” pieces, destined to “last only a day”: interiors for trade fairs and exhibitions, rooms in residences belonging to the upper middle class and their design objects, non-mass-produced.
This part gathers documentary images taken during inspection visits to some of the locations linked to work signed by the architect from Mantua, still (almost) intact and having survived until today. The white and “rationalist” Villa Duplex (a.k.a. Villa dei Direttori) in Sermide, built “in only six months” in the enthusiastic words of Edoardo Persico in 1933, abandoned in the late 1960s and reduced today to a “Piranesian” ruin in the middle of a forest. Having recently been added to the Icon at risk it is an extremely original example of nautical rationalism lodged in the middle of the countryside outside of Mantua, between infinite beetroots fields and the main embankment of the river Po. We then move to the urban landscapes of post WWII Milan, with the small masterpieces realised at the Monumentale with Lucio Fontana and conclude with the residential and office building of Banca Popolare di Milano, built during the peak of the economic boom in the late 1950s, a stone’s throw away from San Lorenzo alle Colonne, as a symbol of the building industrialisation and of the democratisation of the credit institution of Milan.

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