Riportiamo la bella recensione della monografia Renzo Zavanella 1900-1988. Architettura Design Tecnologia curata da Michele Roda per Il Giornale dell’Architettura:
Ancora meno conosciuta, e così ancora più meritevole di essere diffusa, è la parabola di vita e professionale di Renzo Zavanella (1900-1988). La firma Davide Allegri con un’intensa ricerca, condensata nelle oltre 600 pagine pubblicate da Scripta, con il sostegno (anche) del Mibact, oltre che della Fondazione Leon Battista Alberti. Progettista silenzioso che ha attraversato tutto il Novecento, pur originario di Mantova, Zavanella ha vissuto nel capoluogo lombardo, legandovi gran parte della propria attività. Una Milano particolare, disegnata e sognata, si palesa sfogliando le pagine patinate del libro, elegante e di ottima qualità, fin dalla copertina che riporta uno schizzo per la Pensilina OM del 1948. Strutturata in tre parti, la pubblicazione ricostruisce lo sfondo culturale in cui Zavanella si forma e progetta, riportando puntualmente apparati biografici, bibliografici e archivistici (questi ultimi conservati presso lo CSAC di Parma). Ma è soprattutto la parte centrale, la seconda, ad affascinare con immagini di opere e progetti: dagli stand della Fiera Campionaria ai numerosi allestimenti ed esposizioni, da oggetti di design di uso comune ad alcuni autogrill delle nascenti autostrade italiane. Fino ai tanti edifici (basti su tutti quello commissionato da BPM in Piazza Sant’Eustorgio, a metà anni ‘50; nell’immagine di copertina) che, oggi assorbiti dalla città tanto da diventarne frammenti scontati, ritornano alla nostra attenzione, grazie a queste pagine, con le loro storie architettoniche che – una sull’altra, una dopo l’altra – hanno costruito una città.